“BIS TRIS QUATER”
Ho anticipato nel mio scritto precedente che la mattinata del 4 Novembre, com'é ormai abitudine, è proseguita ad Acquedolci, dove, a dire il vero, sotto la regia dell'amico Ciro Artale, è stata stoppata la cerimonia proprio davanti al Monumento ai Caduti per attendere l'arrivo del nostro picchetto.
Nella mia Città, non nascondo l'emozione, per la prima volta e da presidente della Sezione, ho comandato il picchetto di noi Ufficiali, funzione questa che delego normalmente al Magg. Calogero Travagliante: sotto un sole cocente, più da estate ferragostana che sammartinese, abbiamo fatto un figurone e ci siamo esaltati al cospetto di una piazza gremita, soprattutto di bambini sventolanti il tricolore, grazie pure alla presenza del rinato gruppo bandistico locale. D'altra parte, presente il Comandante della Stazione CC, M.llo Porracciolo, l'Amministrazione Comunale, le Scuole di ogni grado, non siamo passati inosservati neanche nel parterre delle autorità grazie all'amico Gen. Sidoti e al presidente emerito Cono Benedetto.
Anche in questa occasione di notevole spessore è stao il discorso del Sindaco, Avv. Ciro Gallo, incentrato sulla storicità dell'evento e sull'importanza che i giovani curino il ricordo per apprezzare il presente ed evitare che il sacrificio di tanti vada vanificato.
Neanche il tempo di riposarsi che, nel pomeriggio, ci siamo sdoppiati in quel di Alcara Li Fusi e Caronia.
Il Col. Salvo Scafidi, il S.Ten. Salvatore Calcò e il M.llo Nino Franchina, hanno “spalleggiato” il Gen. Sidoti nell'importante appuntamento alcarese che si è sviluppo in più tappe: ospitati dall'Amministrazione Comunale, con in testa il Sindaco, Dr. Nicola Venaria, davvero emozionante è stato il passaggio innanzi il Monumento ai Caduti che, chiaramente, in tutte le tappe del nostro giro nebroideo, ha funto da luogo della memoria. Insieme agli altri interventi, davvero toccante (e ne ho reperita una copia trascritta) è stato il discorso del socio Nino Franchina, il quale, vivificando le proprie parole, ha toccate le corde del cuore e dell'anima dei presenti, non limitandosi all'aspetto emotivo ma contestualizzando all'epoca che viviamo i valori quali Patria e Bandiera.
Io, insieme al S.Ten. Giuseppe Arcidiacono, ho risposto all'invito del Sindaco di Caronia, Arch. Calogero Beringheli, il quale, a dire il vero, ha reclamato a viva voce la nostra presenza. E così è stato: in divisa i predetti e il Magg. Calogero Travagliante, sull'altare il cappellano socio don Antonio Cipriano, presenti tutte le Forze dell'Ordine e le Autorità Civili.
Don Antonio, con la sua verve decisa, si è profuso in un'omelia davvero pregevole, sia sotto l'aspetto dei contenuti a carattere religioso che civile. Concetti inneggianti alla libertà e alla democrazia, ribaditi, seppure in forma diversa e mai ripetitiva, anche dal Sindaco davanti al locale Monumento ai Caduti. Il far della sera, una leggera brezza levatasi nell'occasione, hanno creata la giusta atmosfera per la fine di una giornata importante, nel corso della quale i soci della Sezione si sono spesi senza riserve nel testimoniare l'attaccamento ai Valori fondanti la nostra Patria.
Il Presidente